Il 2 agosto, il Sottosegretario Garofoli ha firmato il DPCM di adozione del nuovo regolamento in materia di poteri speciali. L’adozione del DPCM segue la riforma introdotta dal D.L. 21/2022 e punta ad introdurre le sperate misure di semplificazione e rafforzamento delle attività di coordinamento di Palazzo Chigi.
I recenti stravolgimenti geopolitici (dalla pandemia alla guerra in Ucraina) e l’accresciuta strategicità di alcuni settori prima esclusi dal perimetro di azione del Golden power, hanno determinato un incremento vertiginoso delle notifiche pervenute al Governo: dalle 8 del 2014 alle 496 del 2021 (record presto destinato ad essere superato). Se il Golden power pensato dal Governo Monti riteneva strategici solo i settori di difesa, energia, trasporti e telecomunicazioni, nell’arco di 10 anni si sono aggiunti anche quello finanziario, creditizio e assicurativo, agroalimentare, salute e 5G.
A cosa serve
Il nuovo regolamento risponde all’esigenza di semplificazione, con l’intento di evitare lunghe (e costose) attese per le aziende. Tra le novità si segnala l’istituzione della procedura di prenotifica (prevista nella similare disciplina statunitense). D’ora in poi gli operatori economici potranno trasmettere a Palazzo Chigi un’informativa sull’operazione in corso ed ottenere, entro 30 giorni, informazioni sull’eventuale applicabilità del Golden power. È inoltre previsto l’invio di notifiche in forma esclusivamente telematica, una procedura semplificata per le operazioni infragruppo e la possibilità di affidare al solo Gruppo di coordinamento la decisione (unanime) di non esercizio dei poteri speciali.
L’Ufficio Golden power
Quanto al rafforzamento dell’apparato amministrativo, si segnala l’istituzione presso il Dipartimento per il coordinamento amministrativo (DICA) della Presidenza del consiglio di una struttura di livello dirigenziale – l’Ufficio Golden power, appunto – in luogo del precedente Servizio. L’Ufficio si articola in due strutture di livello dirigenziale non generale: il Servizio per le attività propedeutiche all’esercizio dei poteri speciali ed il Servizio per la cooperazione europea, lo studio e l’analisi strategica sugli investimenti. Il primo si occupa anche di supportare i Gruppi di coordinamento interministeriali ed i Comitati di monitoraggio, avvalendosi del Nucleo di valutazione e analisi strategica (istituito con DPCM del 1° giugno 2022 a firma del Sottosegretario Garofoli). Il secondo cura l’attuazione del regolamento (UE) 2019/452 e tiene i rapporti con le autorità degli altri Stati membri in materia di controllo degli investimenti esteri diretti per motivi di sicurezza e di ordine pubblico[1]. All’Ufficio Golden power sono attualmente assegnate nove unità di personale.
5G e Golden power
Infine, il Consiglio dei ministri del 28 luglio ha deliberato l’esercizio dei poteri speciali in relazione ai Piani annuali 2022-2023 degli acquisti dei beni e dei servizi con tecnologia 5G presentati fa Fastweb S.p.a. e Wind Tre S.p.a. Così come accaduto per Linkem S.p.a. (ne avevamo parlato qui) i poteri speciali si sono tradotti in prescrizioni ex art 1-bis D.L. 21/2012. Da marzo di quest’anno gli operatori tlc sono obbligati a presentare un piano annuale degli acquisti di tecnologie 5G e cloud.
[1] DSG del 13/05/2022 (in vigore dal 15/06/2022) https://www.governo.it/sites/governo.it/files/documenti/documenti/Presidenza/DICA/Normativa/Dica_organizzazione/DSG_20220513.pdf